
[EDITORIALE SFOGO VIDEOLUDICO] Fairy Tail 2, il gioco bistrattato come l’anime, ma apprezzato dai fan, anche su Nintendo Switch
In questo articolo della rubrica “EDITORIALE SFOGO VIDEOLUDICO“, ci concentreremo su Fairy Tail 2, titolo uscito questo dicembre su Nintendo Switch.
Nonostante minimamente il gioco riesca ad in grado di essere al passo coi tempi, specialmente tecnicamente (e la scusa Switch è arrivato al capolinea non regge, visto che è uscito essenzialmente identico su tutte le piattaforme, compreso PC), Fairy Tail 2 si presenta al pubblico dei videogiocatori, come il classico gioco “tie-in”, pensato principalmente (se non esclusivamente) per chi ha apprezzato l’opera anime e manga di Hiro Mashima, il suo essere essenzialmente molto comico nelle scenette, ma tempo stesso drammatico negli scontri, con quel solito pizzico di tette e culi giganti rimbalzanti, tipici degli anime ecchi (ricordiamo infatti che Mashima iniziò la sua carriera di mangaka, così come tanti dei suoi colleghi, realizzando opere Hiro cosiddette”hentai”, per poi passare agli shonen).
Il gameplay sarà leggermente migliorato e dinamico rispetto al primo capitolo, che sebbene rimarrà un gioco di ruolo a turni, presenterà alcune nuove meccaniche, tra le quali la rotazione dei personaggi utilizzabili nel party durante la battaglia (potrete sceglierne tre attivi in una lotta), utile per riuscire ad avere dei vantaggi di tipo (ad esempio un personaggio con magie acqua su uno fuoco), la possibilità di avere degli attacchi molto forti combinati tra uno e due personaggi (Link Attack e Unison Raid), oltre la possibilità avere dei dei personaggi di supporto, da utilizzare una volta caricata via via una barra speciale, che vi permetterà di sbloccare ed utilizzare la loro mossa speciale (ad esempio quella dei tre animali “mascotte” della serie, Happy, Carla e Panther Lily, che vi curerà l’intero party, ma anche un attacco violento e congiunto tra i due fratelli Strauss, Elfman e la dolce Lisanna).
Essenzialmente vi ritroverete nel classico universo realizzato da Mashima, a vivere attraverso la quest principale (ma anche quelle secondarie) alcune delle principali avventure della Gilda di Fairy Tail, assieme a tutti i personaggi più rappresentativi dell’opera, tra i quali Natsu, Lucy, Erza, Gray, Wendy, Gajeel, Juvia, Laxus, Mirajane e Gildarts (tutti giocabili e reclutabili a piacimento, salvo alcuni momenti, nella propria squadra), affrontando nemici molto noti nella prima serie, tra i quali il misterioso ma pericolosissimo Zeref (uno dei nemici principali dell’intera opera manga/anime), ma anche il desert King, Ajeel Ramal, che metterà a dura prova la gilda di Fairy Tail, sin dalle prime fasi di gioco, con i suoi potenti attacchi legati alla sabbia, che metteranno a rischio anche la vita di uno dei personaggi principali femminili.
Rispetto al primo gioco, avrete un’open map decisamente più grande da esplorare (sebbene non troppo piena di elementi a schermo), con una buon ricircolo di nemici da “toccare” (o evitare per propria scelta personale), per far iniziare una battaglia, decisamente utili per farmare esperienza per i vostri personaggi (così come in qualsiasi JRPG/GDR negli utili 30 anni a sta parte), in vista specialmente di scontri spesso anche molto difficili, come quello con il temibile Ajeel nel deserto, che avverrà quasi subito nelle prime fasi di gioco (nelle prime 2-4 ore minimo).
Fairy Tail 2 mantiene totalmente inalterata l’opera di Mashima, senza intaccare quasi minimamente gli eventi narrati nell’anime e/o manga omonimo, non censurando quasi nulla (specialmente per quanto riguarda l’aspetto dei seni ballonzolanti e costumi da bagno succinti), che in un’epoca come questa, dove si vedono censure a gògò in ogni aspetto nella nostra società, e di conseguenza anche nei videogame (vedasi anche la forzatura dell’ideologia woke, che sta influenzando sensibilmente negli ultimi anni (secondo me negativamente) i videogiochi, guardasi anche il caso di Concord e Dragon Age: The Veilguard, politicizzati ed odiati per questo dal grande pubblico, nel loro forzare determinati argomenti LGBT, spingendoli a forza, a calci all’interno in un videogame, ridicolizzando la stessa categoria, che spesso non si sente neanche così rappresentata ma bensì quasi presa in giro, senza alcun minimo di cura e sensibilità). Ebbene Fairy Tail 2 non lo fa minimamente, e mi sento di premiarlo di netto per questo.
Concludendo, potremmo consigliare a cuore aperto Fairy Tail 2 per Nintendo Switch €69,99. La risposta è assolutamente no (visto il prezzo e il prodotto) per il giocatore qualsiasi che non si è mai interfacciato con l’opera di Fairy Tail, o che comunque non l’ha mai troppo apprezzata. Per gli appassionati invece è più un Ni, che potrebbe trasformarsi in un Si, se siete veramente tanto fan delle avventure di Lucy e Natsu, e amate i classici scontri della serie, sebbene precedenti all’attuale serie di Fairy Tail: 100 Years Quest, attualmente in onda in Giappone con l’anime, ma anche col manga.
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