Splatoon 3: gli sviluppatori spiegano l’origine del Trio Triglio, le idol antagoniste e il confronto di fama con le Off the Hook e le Squid Sisters
Qualche ora fa sono emerse altre dichiarazioni in merito al Trio Triglio e la sua origine ed introduzione in Splatoon 3 su Nintendo Switch.
Nintendo ama tantissimo mescolare le carte in tavola nei suoi giochi, per sorprendere e stupire il giocatore (basti pensare alle novità folli di Super Mario Bros. Wonder ad esempio), e con Splatoon, “l’ultima nuova IP” della casa di Kyoto, non va decisamente in una direzione diversa il ragionamento.
Il Trio Triglio infatti (possiamo tranquillamente dirlo), sono quasi l’opposto di quello che si è visto in passato nelle idol dei primi due capitoli.
In Splatoon furono introdotte infatti Stella e Marina (Callie and Marie per gli anglosassoni), le Sea Sirens (Squid Sisters), due tra i personaggi femminili più amati del brand della casa nipponica, oltre ad essere quelle con più apparizioni nella trama di ogni capitolo della modalità single player (salvo le varie agenti ed agenti Inklings), tra l’altro quasi sempre come protagoniste della vicenda.
In Splatoon 2 invece ci fu il primo vero cambiamento di rotta (oltre che per la vita generale dell’ecosistema delle specie marine nella serie), che ha visto introdurre per la prima volta come idol una Octoling, ovvero la tranquilla Nori (Marina in English, molto peculiare), assieme all’energica compagna Inkling Alga (Pearl in inglese), anch’esse molto amate dalla “seconda generazione” di appassionati di Splatoon e soci, vuoi anche per il numero incredibile di Splatfest ed artwork a loro dedicate.
Nella terza iterazione del brand invece, quei burloni del team di Hisashi Nogami, hanno voluto stravolgere molte delle convinzioni dei giocatori, offrendo al pubblico non solo ben tre idol invece che due, ovvero Pinnuccia, Morena e Mantaleo (Shiver, Frye e Big Man in inglese), ma addirittura renderli dei veri e propri antagonisti nella modalità Single Player, in antitesi a quanto successo in precedenza con DJ Octavio.
Il terzo coloratissimo capitolo della serie shooter della casa nipponica, è stato infatti pubblicato lo scorso 9 settembre 2022 sui Nintendo Switch europei, americani e giapponesi.
Potete trovare le dichiarazioni tradotte dell’intervista a Famitsu di seguito.
Tell us more about Deep Cut, who liven up Splatsville every time during Splatfests.
Inoue: For Deep Cut, we began with the concept that they would represent the Splatfests, and also be “lovable antagonists”. If we just added more idols, they’d have to compete head-on with the already-popular Squid Sisters and Off the Hook. Therefore, we brainstormed a unit that would have a different type of role. Since they’re antagonists, we used sharks, eels and rays as motifs, all predators of squids or octopi. While they are troublemakers, they are popular as representatives of the town because of their history, and were designed to operate in both Splatsville and Hero Mode.
Indeed, they do seem a bit bad.
Nogami: That’s because they’re from Splatsville (laughs).
The Sunken Scrolls call them a “hometown hype squad”, but do they secretly lead double lives as bandits?
Inoue: They’re mainly a hometown hype squad, but since their hometown is doing terribly financially, they started committing theft to earn money.
I see! Big Man not being humanoid is also quite unique.
Inoue: Since this is [Splatoon] 3, we thought about making a trio. Even though he looks like that, we wanted him to be the one with the most common sense.
Nogami: Big Man has his own biases too, though (laughs).
By the way, the battle against Big Man in Hero Mode seemed like a callback to the manta rays in Super Mario Sunshine, perhaps intentionally…?
Inoue: When it comes to ink, manta rays and bosses, we had no choice but to do it (laughs).
Indeed (laughs). The way Shiver talks is quite Kyoto-esque, but what was the exact motif?
Inoue: Since [Splatoon] 1 and 2 leaned more towards western motifs, we mixed some influences that were opposite of that.
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