[EDITORIALE SFOGO VIDEOLUDICO] Super Mario RPG: il capolavoro indiscusso degli anni 90, messo in faccia ai giocatori dell’ultima ora
In questo nuovo articolo della rubrica “EDITORIALE SFOGO VIDEOLUDICO“, ci concentreremo sul remake di Super Mario RPG.
Non è mai facile parlare dei media che hanno fatto la storia nel corso degli anni 80 e 90. che siano film, telefilm, cartoon, anime non parlando poi di videogame, probabilmente tra gli argomenti più divisivi a distanza di anni tra chi ha vissuto quell’epoca e le generazioni successive.
Ciò che ne esce fuori spesso da questi discorsi, è proprio una rivalità (se non addirittura litigi e discussioni molto animate sui social), tra quello che era il passato e quello che c’è oggi. L’esempio più lampante che mi viene in mente è ad esempio uno dei cartoni più odiati nell’ultimo decennio dai più vecchi (in buona parte anche a ragione), la famigerata Peppa Pig, l’odio perenne dei genitori dell’ultima decade, ma allo stesso tempo che ha fatto impazzire ed intrattenere (così come Masha & Orso), decine di centinaia di migliaia di bambini nati nel decennio 2010 e il 2020.
Il passato ha infatti offerto spesso il meglio che si potesse avere sulla piazza, sono usciti tra i cartoon ed anime più belli, iconici ed importanti per la storia del medium dell’animazione, basti pensare a Ken il guerriero (super criticato dalle TV dell’epoca per la violenza), i Cavalieri dello Zodiaco, Sailor Moon (amato dalle ragazze ma anche dai ragazzi, Sailor Mercury crush assoluta imho), Il mistero della pietra azzurra (Nadia altra crush per tutti i ragazzi giovani degli anni 90), l’energica Rossana (non le caramelle che facevano cacare ma l’anime/cartoon, anche se stra-censurato in Italia), per non parlare del mito di Dragon Ball e Dragon Ball Z (anch’esso rovinato per molti versi dalle scelte fatte dalla serie Super in tempi moderni), ed andando più avanti col tempo (più o meno verso la fine degli anni 90), citiamo anche l’anime di Pokèmon (si le prime stagioni sono uniche rispetto a ciò che è diventato ora), potrei citarne tanti altri, ma non lo farò, anche perché non è questa la sede adatta.
Ciò che differenzia i medium degli anni 80 e 90 da oggi, è spesso la creatività e l’inventiva da parte di chi realizza queste opere, andata spesso a scemare oggi in prodotti spesso decisamente scadenti, (con l’idea banale di cercare il successo seguendo il trend assoluti del momento, parlo con voi che volete fare cloni live action di One Piece e Barbie, ed anche a te Live action di Zelda, occhio Nintendo e Miyamoto, anche se mi fido di voi, visto anche l’ottimo film di Super Mario). Questo succede specialmente se si parla di prodotti realizzati specificatamente per un pubblico molto giovane, alcune volte addirittura lesivi all’intelligenza dei bambini, spesso messi davanti a cartoni e programmi per ragazzi che li trattano come dei rincoglioniti, senza insegnargli qualcosa di utile ed educativo per crescere nei primi anni di vita, o comunque facendolo credendo che siano effettivamente dei giovani esseri umani non pensanti.
Questo è spesso vero, ma alcune volte questo dire “è il passato era meglio di oggi”, si trasforma in una mera ed infima nostalgia (non è sempre così fortunatamente), ci son anime, cartoon ma soprattutto videogiochi, che rivaleggiano con i titoli del passato quasi ad armi pari, il 2023 ce lo ha anche insegnato, nonostante tutto (non ultimo infatti Super Mario Bros. Wonder, che rientra per me tra i Mario 2D migliori di sempre, quasi al pari di Super Mario World e Mario Bros. 3). Bisogna cercare di essere oggettivi più che si può, e pur ammettendo che il passato ha offerto molte perle e gioie, anche oggi son presenti videogame ed altri medium, che possono intrattenere il nuovo pubblico, pur cercando e spingendo le nuove generazioni però a scoprire il meglio che il passato poteva offrire.
Fatta questa lunga premessa, passiamo all’argomento di questo “articolo”, ovvero Super Mario RPG, il caso principe, che rappresenta alla perfezione tutto ciò di quello descritto proprio qui sopra. Un capolavoro indiscusso oggettivamente (che non può essere messo in discussione in nessuna maniera, anche oggi), che ha unito due tra le più importanti software house e publisher videoludici più prolifici dell’epoca, ai tempi Square (Soft) e Nintendo, in un titolo inedito sulla mascotte più importante di quest’ultima, ovvero Mario, in un RPG rilasciato il 9 marzo 1996 su Super Famicom (SNES in Giappone) e successivamente sempre su Super Nintendo in esclusiva nel 13 maggio 1996 sul suolo americano. A dirigere tutto fu lo stesso creatore dell’idraulico italiano, Shigeru Miyamoto, che guidò i talentuosi team di sviluppo di Nintendo e Square, che impiegarono più di un anno per produrre, come Nintendo Power scrisse all’epoca, “il gioco di ruolo con la miglior grafica mai vista fino ad ora” (cit* Wikipedia).
Super Mario RPG non era solo “esteticamente straordinario per il tempo”, ma riusciva per la prima volta a introdurre Mario e tutto il suo universo, dai classici platform 2D, verso un genere videoludico mai calpestato dal franchise (e fidatevi non è mai facile battere terreni nuovi), ovvero i giochi di ruolo, poi tramandati in futuro grazie alla serie di Paper Mario, rilasciato per la prima volta su Nintendo 64 e Mario e Luigi: Superstar Saga, rilasciato nei primi 2000 su Game Boy Advance. Per la prima volta in assoluto, il Regno dei Funghi divenne luogo in cui si svolgevano incontri casuali e battaglie a turni (esattamente come Final Fantasy e Dragon Quest avevano insegnato al mondo una decina di anni prima), oltre ad introdurre per la prima volta una vera e propria alleanza col nemico storico di Mario, il malvagio Re dei Koopa, Bowser, che entrerà a far parte del party del gioco (dopo aver rapito ancora una volta Peach non riuscendo nell’intento), assieme proprio alla Principessa, il giovane Mallow e il misterioso Geno.
Super Mario RPG è storia degli RPG dell’epoca d’oro dei videogames (tra i titoli migliori per Super Nintendo), alla pari di classici più blasonati come Donkey Kong Country e Super Mario World, questo anche se il gioco all’epoca non venne MAI pubblicato in Europa, almeno non prima del 2008 su Wii Shop e le varie riedizioni. per Virtual Console e addirittura presente persino nell’abbonamento base di Nintendo Switch Online, nell’app per Super Nintendo, altra scusa per recuperarlo in fretta.
Nonostante questo mancato approdo in Europa, ci son state innumerevoli possibilità per recuperare Super Mario RPG, anche per il pubblico nostrano ed europeo, che nel corso del tempo ha sempre snobbato tutte le occasioni, spesso neanche sapendo dell’esistenza del gioco, almeno fino ad ora. Come successo in passato con altre “operazioni revival” di Nintendo, son diventati tutti un po “tuttologi” della fungia, parlantini del web e dei social, creator, streamer e giocatori, che all’improvviso dal nulla (fino a cinque minuti prima del Direct di annuncio di Super Mario RPG manco sapevano che esisteva), a dare le loro opinioni (positive e negative che siano sia chiaro), senza nemmeno aver mai sfiorato il titolo o visto un video o uno screenshots, addirittura alcuni facendolo dopo il lancio del Remake su Switch, spesso poi rivelandosi acquirenti di Playstation Portal (essì alle volte i nodi vengono al pettine mi spiace lol).
Nulla di nuovo direte voi? Solite polemicuccie da quattro soldi su quanto Nintendo rubi dai portafogli dei videogiocatori direttamente dalla tasca, puntandogli un’arma (ironic mode*, non vi obbliga nessuno a comprare sorry). Beh stavolta però si è riusciti a superare anche il nostro peggio come esseri umani senzienti, affermando da parte di alcuni di quanto “Super Mario RPG” fosse troppo vecchio nelle meccaniche da “gioco di ruolo” per il pubblico odierno (ricordo parliamo di uno dei GDR dell’epoca più immensi e completi sulla piazza, e che fa impallidire tanti titoli moderni dello stesso genere ancora oggi), e che Nintendo e il team di Artepiazza, abbiano solamente fatto una Re-skin banale in 3D venduta a 60 euro (poteva costare meno sicuramente, su quello possiamo anche parlarne serenamente).
Ebbene signori, son tutte abbastanza cazzate, per quanto il gioco rimanga fedele nelle meccaniche, movimenti ed animazioni dei personaggi (anche no, se si vanno a guardare gli splendidi filmati, le coreografie degli attacchi speciali, o l’animazione della raccolta delle stelle di fine sezione), il lavoro sul gioco cari miei c’è stato eccome, ed il classicissimo rimane godibilissimo nel 2023, oltre che fedele alla linea dell’originale di ben 27 anni fa (mica bruscolini come si dice dalle mie parti).
Aggiungo poi altri chiacchiericci spiccioli, che definivano come Super Mario RPG non avesse un target preciso di riferimento (e che non si capiva a chi potesse interessare ad oggi), essendo “troppo facile” per chi lo aveva giocato all’epoca (direi di no, lo ricordo esattamente come allora, e si cari miei, un gioco risulta meno difficile se lo si conosce abbastanza, o se lo si è giocato allo sfinimento in origine, basta fare 2+2, non ci vuole molto) e troppo vecchio e difficile da assimilare per i giocatori moderni (anche questo NO categorico, vista anche la presenza di una modalità facile, non obbligatoria se si vuole), insomma se siete riusciti a sopportare roba come Final Fantasy XVI (snaturato completamente dall’essere un gioco di ruolo classico che aveva fatto diventare la serie leggendaria all’epoca), potete giocare qualsiasi cosa ve lo assicuro.
Parlando invece a voi giocatori più giovani, quelli davvero giustificati dal tempo nell’ignorare l’esistenza di Super Mario RPG, vi dico, non esiste un’occasione migliore di questa per recuperare questa perla del passato, in una nuova veste grafica (più accattivante per gli occhi di un pubblico del 2023), ma con fedeltà inaspettata al passato, tenendo in mente tutto ciò che è stato l’originale Super Mario RPG, persino con i brani leggendari come quello di “Forest Maze”, che seppur riarrangiati, riescono a raccontare appieno la magia di quel mondo che fu, così come successe qualche anno fa con la release di The Legend of Zelda: Link’s Awakening, rilasciato anch’esso con lo stesso formato sull’ibrida di Nintendo.
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